Il progetto

Palazzo San Macuto è l’edificio scelto per la mostra a Roma. Il luogo stabilito è il chiostro esterno: un grande spazio verde caratterizza la parte centrale e due grandi loggiati formano una “L”. Sono proprio le “pareti” dei loggiati a fare da allestimento, come se idealmente si staccassero dalla struttura per accogliere le fotografie. Quello che ne esce è una sorta di “spezzata” con lo scopo di smaterializzare lo spazio. Gli obiettivi sono due: da un lato creare un rapporto con la rigidità dell’ambiente circostante, dall’altro avere un dialogo tra immagini fotografiche esposte e il grande spazio verde che le circonda. L’elemento “verde” caratterizza di fatto sia le foto in mostra che lo spazio giardino, creando così una simbiosi tra contenuto e contenitore.

Il visitatore lungo il percorso può ammirare la bellezza delle foto, ma al contempo la bellezza dello spazio.

Alcuni totem all’ingresso del palazzo e nel corridoio della biblioteca presentano la mostra e indirizzano il visitatore. La sequenza delle foto parte dalla città di Norcia per terminare con il borgo di Castelluccio, luoghi simbolo del terremoto del 2016 che ha colpito il Centro Italia. La sequenza è intervallata, in due punti, da pannelli di colore differente che ospitano fotografie definite dall’autore come “omaggio” a grandi artisti del passato quali Monet, Mondrian, Dottori e Burri. Queste fotografie, di tipo paesaggistico, hanno caratteristiche molto simili alle opere di celebri autori. Lungo il percorso alcune fotografie sono illustrate da citazioni significative.

• Tipologia: Privati

• Tema: Allestimenti

• Luogo: Roma e Spoleto

• Data: 2017

• Committente: Privato

• Crediti: allestimeno MAE Media Arte Eventi